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La trilogia del musicista


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
25.02.2024    |    4.815    |    17 9.7
"Sono una grande appassionata della musica, di quella Rock soprattutto, la musica mi eccita, mi fa sbarellare ed unita al sesso crea un mix che mi fa..."
Avrete visto dai nostri precedenti racconti che, quando giochiamo con una coppia o con uno o due singoli, si tratta quasi sempre di un solo episodio.
Solo poche volte ripetiamo un incontro solo se sono rimaste zone inesplorate nel primo, assai raramente ci potrà essere un terzo incontro e solo con motivazioni emozionali molto innovative.
Un quarto mai perché il nostro è un gioco di coppia, voluto da entrambi, per rafforzare la nostra unione e non siamo alla ricerca di cose stabili o di legami nuovi.
Tutta questa “manfrina ideologica” l’ho voluta fare per raccontarvi i tre incontri che abbiamo avuto con un “Dio Greco” un giovane scultoreo musicista dell’alta Versilia.
Sono una grande appassionata della musica, di quella Rock soprattutto, la musica mi eccita, mi fa sbarellare ed unita al sesso crea un mix che mi fa “strafare” come fossi drogata e mai lo sono stata.
La mia unica droga è sempre e solo stata la musica, il sesso e in parte… un buon cocktail Martini, un bel bicchiere di vino e una dolce Sambuca.
Musica, sesso e…un poco d’alcool sono il mio Paradiso in terra.
Il musicista, un batterista di una band importante, giovane, scultoreo, lo abbiamo conosciuto qui su A69, dopo qualche scambio di primizie musicali siamo andati da lui, a Marina di Massa dove nello scantinato di una villetta fronte mare, ha allestito il suo studio musicale. Dove studia, si prepara ai concerti della band.
Ci ha accolto con calore e ci ha fatto entrare nel piano seminterrato (che attutisce i rumori) ove, fra tre o quattro batterie diverse, schermi panoramici e un grande diffusore musicale, troneggiava mega divano moderno, di quelli con sedute allungate a mo’ di letto.
Fatto il solito brindisi con le bollicine l’ho costretto a mettere la musica rock dei miei autori preferiti: Uspicious Minds, Elvis Presley, Light my fire, The Doors, Put the blame on mame, Rita Hayworth Ghost Whisperer, George Michael, Corazon espinado, Santana, My baby just cares for me, Nina Simone, Back to black, Amy Winehouse, Beggin, Maneskin, Piece of my hearth, Janis Joplin, Billie's Blues, Billie Holiday.
Ne ho riportati qui alcuni così anche i prossimi amici che giocheranno con noi sanno quale è la musica che mi fa scatenare nel sesso più sfrenato.
Ho cominciato a ballare, con il musicista e con Gius, ballavo e mi spogliavo del vestito, ballavo e strusciavo con le mani il corpo dei due uomini.
Passavo le mani sul loro volto, al collo, ai muscoli pettorali (di uno dei due), fino a strusciare le loro cosce e sollecitare il pacco.
La musica mi eccitava e aumentavo la mia seduzione sul ragazzo anche perché Gius si era arreso e si era stravaccato sul divano letto a fare quello che a lui piace di più: guardare la sua Anita fare la maialina…
Sempre ballando mi sono sbarazzata di reggiseno e slip e completamente nuda ho stretto le chiappe scolpite del ragazzo attirando il suo corpo al mio, per sentire il suo cazzo dritto e duro.
Poi ho iniziato a spogliarlo levandogli per ultimi gli slip e far emergere un bel cazzo largo e lungo il giusto.
Mi sono inginocchiata per prenderlo leccarlo dall’asta alle palle per poi ingoiarlo tutto.
Mi sono dedicata al suo cazzo continuando a sculettare a ritmo di musica, realizzando un pompino regale.
Quando la mia lingua ha sentito che il suo cazzo si stava irrigidendo prodomo di una sbrodata vicina, l’ho fatto uscire dalla bocca, l’ho preso per mano e con quello ho trascinato il ragazzo verso il divano letto.
Mi sono accomodata con il culo sul bordo della prolunga del divano aprendo le cosce e mettendo in mostra la mia fica che mostrava già delle perline biancastre per la mia eccitazione.
Il ragazzo si è chinato ed ha iniziato a leccarmi la fica divinamente aumentando la mia eccitazione, mentre Gius, il porcello aveva preso a baciarmi le tette e a mettermi la lingua in bocca.
Ho avuto un primo orgasmo che mi ha scossa tutta.
Dopo i preliminari ed un orgasmo iniziale a me piace essere posseduta, avere il cazzo nella fica, per proseguire nel godimento avuto.
Mi piace soprattutto la fica piena, che viene agitata, penetrata, da un buon uccello.
Il ragazzo invece continua a leccarmi la fica per poi alzarsi e mettermi nuovamente l’uccello in bocca…insomma non sembrava volermi scopare.
Queste cose mi fanno incazzare a bestia, perché penso che non piaccia e che sia un rifiuto a scoparmi (ho saputo dopo che il ragazzo aveva timore a scoparmi per la presenza silente di Gius)
Non avendo capito mi sono inalberata, ho scostato il ragazzo e ho detto a Gius andiamo via, mi sembra di non essere gradita.
Gius, che è più riflessivo, ha visto le difficoltà che aveva il ragazzo a scopare una moglie davanti al marito mai visti prima e ha cercato di calmarmi, baciandomi e facendomi sedere di nuovo sul divano.
Nello stesso tempo ha fatto cenno al ragazzo di essere d’accordo.
Ero seduta ma tenevo le cosce strinte non volendo essere più scopata da lui perché offesa.
Gius ha dolcemente forzato ad aprirmi le gambe, toccando la fica per ridarmi eccitazione.
Il ragazzo rassicurato si è avvicinato con il suo cazzone in mano e con un colpo liberatorio lo ha infilato tutto nella mia fica, bagnata e spalancata.
Mi ha dato quattro o cinque colpi ed è venuto subito urlando nel preservativo e il bello è stato che sono venuta anch’io, con un orgasmo dirompente, che ha fatto la felicità anche di Gius che mi stava baciando e che gode quando nell’unione delle nostre lingue sente il mio godimento e la mia sborrata.
Il primo incontro ha avuto queste difficoltà, per questo abbiamo ripreso a scriverci qui su A69 e il musicista, ma anche io, volevamo una seconda occasione per fare meglio quello che in fondo ci aveva provocato due sborrate insieme.
Abbiamo fissato un nuovo incontro e siamo andati di nuovo a Marina di Massa, questa volta, Gius e io ci siamo prima gratificati con una lauta cena da Riccà, con pesce eccezionale e ottimi vini.
Siamo stati accolti dal musicista con calore, la mia musica preferita riempiva la stanza, abbiamo ripetuto il copione dell’altra volta, ballo assieme, spogliarello, lingerie da sballo, pompino sovrano e per premio gli ho leccato a lungo il buchino del culo su cui era molto sensibile.
Poi una scopata lunga e goduriosa a pecorina con il mio viso sull’uccello di Gius.
Questa volta abbiamo goduto più volte, mi ha scopato alla grande sono venuta due volte e lui ha fatto una sborrata lunghissima.
Bene sembrava tutto finito, i giorni successivi ci siamo sentiti per whatsapp mi ha detto di essere stato in Paradiso e mi ha confessato allora che la sua incertezza era la presenza di Gius (che è un colosso).
Mi ha detto poi che anche la seconda volta, pur avendo funzionato tutto alla grande la presenza di Gius lo intimoriva e avrebbe voluto fare l’amore con me, da solo, in un vero letto.
Gli ho detto che il matrimonio e questi giochi prevedevano sempre la presenza di entrambi e che da sola non volevo giocare.
Ne ho parlato allora con Gius e lui che ha grande fantasia nel sesso mi ha ricordato un gioco fatto anni fa con un altro ragazzo (racconto un “Cazzo pantagruelico).
La situazione allora era diversa, questo ragazzo aveva un cazzo enorme e lo avevo conosciuto prima di Gius e lui mi scopava come nessuno mai.
Proprio perché aveva una mazza enorme in larghezza era molto prudente quando lo infilava nella fica, entrava un poco…si fermava, poi avanzava fino a che non lo aveva infilato tutto.
Non scopava con colpi avanti e indietro, che mi avrebbe diviso in due, si muoveva di lato, lentamente, ruotava il cazzo nella fica, lo spostava in qua e là, mi faceva sborrare di continuo, senza scoparmi nella maniera tradizionale.
D’accordo con Gius decidemmo di invitarlo ad un paio di giochi con noi ed altri (ci sono altri racconti in merito) ma lui mi chiese in cambio di violare il mio buchino posteriore.
Una follia, ero atterrita, ma anche incuriosita perché sapevo che lui usava quella clava mostruosa con prudenza e dolcezza.
Gius il porcello fu subito d’accordo, sperava di veder risolta per sempre la mia ritrosia a dare il culo, per paura del dolore.
Se fosse passato quel coso…poi sarebbe passato tutto.
Solo che il ragazzo per avere concentrazione sia lui che io non voleva Gius nella stanza ed aveva paura che Gius ai primi gridi di dolore miei interrompesse il gioco.
Allora trovammo uno strattagemma: Gius sarebbe stato nella stanza accanto e avrebbe guardato da fuori, con la porta socchiusa.
Ovviamente l’inculata fu una mezza tragedia, ogni centimetro del suo cazzone che infilava nel mio culetto era condito da grida di dolore e pianti miei, ma piano piano tutto entrò e arrivato in fondo fece una sborrata che mi riempì ampiamente il retto dato che per agevolare il tutto, eravamo andati a pelle ed io bagnai tutto il letto con una sborrata durata una eternità.
Quando levò il cazzo apparve un buco enorme, mai più visto e i due maiali fecero le foto con il cellulare, sghignazzando sul mio buco.
In più Gius eccitato volle mettere il suo uccello dentro e ci sguazzava, pur essendo un bel cazzo, grazie anche alla sborrata precedente, a cui seguì la sua.
A Gius piacque così tanto sborrare nella sborrata di un altro che da allora quando capita di giocare a pelle, con persone che conosciamo o munite del test vuole sempre farlo.
Morale: propongo al musicista di scopare nel letto di casa sua, al piano superiore, noi soli, con Gius che avrebbe guardato dalla porta socchiusa e aggiungendo anche un seguito.
Dopo la nostra scopata, lui avrebbe preso il posto di Gius fuori alla porta e avrebbe guardato noi, scopare, segandosi, se ce la faceva.
Così è stato, siamo stati a casa sua, sopra lo studio, nel suo letto, con la musica perfetta, mi ha scopato, come si vede anche dalle foto, in tutte le maniere.
Quando ha finito è entrato Gius a scoparmi e lui è rimasto fuori…ma non ha retto e mentre Gius mi scopava alla matrimoniale è venuto sul letto a toccarmi e farsi toccare.
E’ stata una serata brillante, ho scopato con due uomini, separatamente, sono venuta tre volte, con grandi sborrate.
Questa è la trilogia del musicista.

Anita




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